La creatività richiede coraggio (Creativity takes courage)
Matisse
Di che cos’è la creatività e del perché va allenata ho già parlato nel mio blog in passato. Ma non sempre riusciamo a dedicarci ad attività creative, per un sacco di motivi. Io credo che quello principale sia che la creatività richiede coraggio. E a volte quel coraggio non lo abbiamo.
Per molti anni mi sono nascosta dietro un dito. Dicevo – non sono creativa – perché non volevo ammettere che il problema era un altro. Non avevo il coraggio di esprimermi in maniera creativa perché era molto più facile rimanere ancorata all’idea che avevo di me (e a cui gli altri ormai erano abituati): una persona estremamente razionale e pratica, che non aveva grandi idee ma che sicuramente sapeva realizzare quelle degli altri. Questa convinzione non so da cosa mi venisse. Forse era tutto dovuto a quella volta in cui cantavo a squarciagola in salotto con le cuffie alle orecchie, e mia mamma mi ha guardata e mi ha detto – certo che sei stonata. O quando a scuola ho iniziato a paragonare i miei disegni con quelli dei miei compagni e a giudicarmi in maniera molto più severa di quanto avrei fatto con loro.
Fatto sta che ho perso il coraggio. E di conseguenza la mia creatività. Fino a che non ho deciso che era giunto il momento di cambiare le cose.
Perché la creatività richiede coraggio
La creatività richiede coraggio perché ha a che fare con la paura di sbagliare. Quando diciamo “io non sono creativo” in realtà stiamo accampando scuse, perché la nostra paura di non essere abbastanza bravi è tale da convincerci che non vale nemmeno la pena provare.
La creatività è incertezza. Sai da dove inizi, ma non sai mai dove andrai a finire. E poi la creatività ha a che fare con l’imperfezione e con la nostra capacità di accoglierla. Il processo creativo è fatto di false partenze ed errori, e se vogliamo abbracciarlo dobbiamo essere capaci di sospendere il giudizio su noi stessi. Ricordandoci che nulla è giusto o sbagliato in assoluto, che la bellezza è relativa, e che la creatività ha molto a che fare con il processo più che con il risultato.
La creatività è fondamentalmente un mindset, un modo di pensare, un approccio proattivo a trovare soluzioni nuove. E probabilmente non potremo essere tutti artisti, ma sicuramente possiamo essere avvocati, manager, dottori, commessi più creativi. Impegnandoci ogni giorno a sospendere il giudizio e dedicandoci a qualcosa che possa allenare i muscoli della nostra creatività. Come? Partendo ad esempio dal presupposto che quello che creiamo (un quadro, una fotografia, una torta, una poesia…) non dobbiamo mostrarlo a nessuno né sottoporlo a giudizio (nostro o esterno). Che quello che stiamo facendo è un esercizio che ci serve per migliorare: non è il prodotto finito del nostro essere creativi. È soltanto un modo per imparare a trovare soluzioni originali quando ci si presenterà davanti un problema.
Sospendere il giudizio è un atto di coraggio, ma anche in questo caso è tutta questione di allenamento.
Allena la creatività: sfida te stesso!
La chiave dell’allenamento è la costanza. Per vedere dei risultati non possiamo pensare di dedicare tempo alla nostra creatività quando capita. È esattamente come quando decidiamo di correre la maratona: non riusciremo mai a farlo se non corriamo un po’ ogni giorno e aggiungiamo un km alla volta al nostro allenamento. Così la creatività va praticata con costanza, per poi potervi attingere ogni volta che ne abbiamo bisogno.
Io sono una persona piuttosto competitiva, e molto spesso utilizzo questa molla per riuscire a fare tutte quelle cose che richiedono costanza e di vincere la mia innata pigrizia. Ho bisogno di lanciarmi delle sfide, perché quando mi impigrisco e non mi dedico alle cose che mi piacciono, ho bisogno di una spinta per rimettermi in carreggiata. Sfidare me stessa innesca la mia voglia di vincere, e la conseguenza è che pur di non perdere mi impegno con costanza nelle attività che mi sono prefissata. Alla fine non si tratta di una tortura: io certe cose le voglio fare veramente, ma mi lascio sopraffare dagli impegni o dalla stanchezza e ogni tanto perdo il senso di ciò che è prioritario per me. Lanciarmi una sfida diventa il modo per incentivarmi a riprendere il controllo della mia vita.
Ecco quindi alcune sfide creative che puoi decidere di lanciarti (per un mese o anche per periodi più lunghi) per ricominciare ad allenare la tua creatività; alcune le ho prese da “Creativity takes courage”, supplemento di Flow Magazine:
- scrivi ogni sera per 10 minuti sul tuo diario;
- fotografa la tua colazione ogni mattina (se per lavoro hai un profilo Instagram pensa a una sfida che potrebbe aiutarti a popolarlo di fotografie inerenti la tua professione);
- disegna ogni giorno un oggetto che hai in casa;
- documenta come ti vesti ogni giorno (o come ti trucchi o come ti pettini);
- fotografa un cartello stradale al giorno;
- ogni giorno ascolta una canzone e disegna qualcosa per tutta la sua durata; quando finisce smetti di disegnare;
- ogni giorno chiedi a un amico, a un collega o a un famigliare di fare uno scarabocchio su un foglio e poi tu completalo trasformandolo in un disegno compiuto (trasformalo in un animale, in una macchina ecc…);
- ritaglia ogni giorno da un giornale un’immagine che rappresenta il tuo stato d’animo di quel momento e raccoglile in un album;
- punta la sveglia sul tuo telefonino a un’ora precisa e ogni giorno, quando suona, fai una fotografia ovunque ti trovi;
- documenta il tuo anno creando un journal o un album fotografico per ogni stagione;
- ogni settimana vai in un vivaio e crea una composizione di fiori;
- ogni mese, per un anno, crea una nuova playlist che ti farà da colonna sonora per quel periodo (sarà divertente vedere a distanza di un anno che cosa ascoltavi quel mese).
Ed ora un regalo per te
Adesso che hai qualche esempio di challenge creativi a cui ispirarti, ecco un modo per non perdere colpi. Ho realizzato per te un habit tracker: cioè uno schema che ti permette di segnare giorno per giorno se hai fatto una determinata cosa. Ad esempio, decidi di bere due litri di acqua al giorno e ogni volta che lo fai annerisci una casella; oppure ti riprometti di leggere tutte le sere prima di andare a letto, e tieni traccia della tua fedeltà a questo obiettivo segnandolo sul tuo habit tracker.
Infine un ultimo suggerimento: raccontare le tue sfide creative è un modo per mantenerti costante. Quindi confidale a un amico, oppure condividile sui tuoi canali social. Sarà un incentivo in più per non abbandonare il tuo allenamento creativo.