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      Blog

      L’importante è pubblicare (o Abbasso il perfezionismo)

      Chi mi conosce e magari ha frequentato uno dei miei corsi, mi ha sentito pronunciare più volte l’espressione DONE IS BETTER THAN PERFECT. In pratica  – fare le cose è meglio che non fare nulla, aspettando di raggiungere la perfezione.

      Scrivo questo post come primo in assoluto del mio nuovo blog, e di questo nuovo progetto che si chiama The Paper Coach, perché voglio dire – prima di tutto a me stessa – Abbasso il perfezionismo! Avevo in programma di terminare questo sito lo scorso weekend, e di metterlo online il 19 dicembre. Poi ho passato due notti e due giorni a contorcermi dal dolore, vittima di una intossicazione alimentare (poco male, probabilmente a Natale non ingrasserò perché ho idea che il cibo mi disgusterà ancora per un po’). E alla fine il sito rischiava di slittare a dopo le Feste. Così, ho pensato – ho più tempo per sistemarlo, metto a posto quelle due o tre cose (impercettibili ai più) che non mi piacciono, scrivo qualche bel post, mi faccio una foto decente per la about page… Tutte scuse. L’intossicazione era reale, ma tutti i ragionamenti che sono venuti dopo erano solo dettati da insicurezza, o mania di perfezionismo.

      Alla fine le cose che mi hanno spinto a non procrastinare più sull’uscita del sito sono state due:

      1. Francesca Zampone, che mi ha metaforicamente tirato un calcio nel sedere per agevolare la messa online prima di Natale
      2. La consapevolezza che mica si può predicare bene e razzolare male (o almeno così dicono…)

      Quindi mi sono messa una mano sulla coscienza e ho passato un paio di serate (che si sono trasformate in nottate) a scrivere le cose che mancano, e sistemare quello che secondo me non funzionava.

      Di cose da mettere a posto ce ne sono ancora. Molte, dal mio punto di vista. Ma alla fine ho pensato che valeva la pena esserci online, invece di continuare a dire alle persone – sì tra poco il sito e su – e poi niente. Quindi eccomi qui. Imperfetta, ma online.

      Abbasso il perfezionismo: la mia bullshit list

      Mentre scrivevo questo post e ripensavo a tutte le “paure” che mi tenevano lontana dal mettere finalmente online il sito, mi è tornato in mente quello che dicevo sull’articolo scritto per Accademia della Felicità “Obiettivi: come smettere di girare in tondo“. E così mi sono fatta la mia bullshit list. Eccola.

      1. Non ho scritto niente sul blog – RISPOSTA: basta un post, e tu li sai scrivere alla velocità della luce; e poi ci sono i millemila (più o meno) post scritti per ADF e Centodieci; se la gente vuole leggerti in home ci sono i link per trovarli;
      2. Volevo fare una About Page “come dico io” – RISPOSTA: questo sito lo stai postando su internet, mica lo stai incidendo su pietra; se la about page è da sistemare puoi sempre farlo, anche quando sarai online. Ogni tanto un aggiornamento ci sta;
      3. Non riesco a sistemare l’ordine della pagine del menù, chissà come mai, così mica posso andare online – RISPOSTA: nella notte – giuro – mi sono svegliata e ho capito cosa non andava nel codice;
      4. Non riesco a cambiare la font del menù – RISPOSTA: diosantissimo, credi davvero che adesso le persone ti considereranno una pessima coach perché non riesci a farlo?! Fatti vedere da uno bravo;
      5. Non ho ragionato sulle keywords e non ho ottimizzato al meglio il sito – RISPOSTA: Santa Veronica della SEO mi perdonerà e poi mi darà una mano a sistemare tutto, con calma;
      6. Sarò abbastanza brava per avere un sito tutto mio, da coach, un blog tutto mio, da coach, un’attività tutta mia, da coach? – RISPOSTA: Rileggiti un po’ le bellissime cose che hanno detto di te le tue coachee; ripensa ai complimenti che hai ricevuto in questi mesi… E soprattutto, cosa succederà mai di così terribile se non sarai abbastanza brava? Ho come il sospetto che la Terra continuerà a girare.

      Mi fermo qui, perché tanto l’avete capito voi e l’ho capito io. Quando scriviamo le nostre paure e preoccupazioni (soprattutto per cose che, diciamocelo, non sono questioni di vita o di morte), riusciamo immediatamente a ridimensionarle. O almeno questo è un primo passo.

      Se anche voi vi sentite bloccati per paura di non farcela, per paura che il vostro progetto non si abbastanza bello, per paura che voi non siate abbastanza perfetti, provate a fare la vostra bullshit list. Poi mi dite! Intanto spero che la navigazione sul mio sito vi sia piacevole.

      MICELA TERZI

      Nel mio blog scrivo di Business, Creatività, Journaling&Scrittura, Intelligenza Emotiva, Design Thinking e Obiettivi&Time Management. Se leggi qualcosa che ti piace condividilo sui tuoi social o lasciami un commento: mi fa piacere conoscere la tua opinione, e in più mi aiuterai a crescere.

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