Da qualche anno ho smesso di scrivere la mia lista dei buoni propositi. Lo scenario più o meno era questo: scrivevo lunghe liste di cose che volevo fare, mi sentivo felice e soddisfatta, dopo pochissimo tempo iniziavo ad abbandonare un proposito dopo l’altro, e alla fine mi sentivo infelice e frustrata.
Per evitare questa spiacevole sensazione, ho smesso di scrivere liste di buoni propositi, e mi sono invece focalizzata sui miei veri obiettivi. Imparando a definirli nel modo più corretto e quindi a raggiungerli.
Ma perché i buoni propositi non funzionano?
Generalmente per queste 3 ragioni:
- ci fissiamo su traguardi irrealistici;
- insistiamo su problemi per cui non siamo mai riusciti a trovare una soluzione, neanche in passato;
- pensiamo che sia sufficiente scrivere la nostra lista e sperare nel cambiamento, invece di fare qualcosa per cambiare davvero.
Diversi studi hanno dimostrato che i buoni propositi di fine anno falliscono in una percentuale che va dall’81 al 92%. Questo significa che 8 volte su 10 è più facile che torneremo alle nostre brutte abitudini e che non riusciremo a portare avanti i nostri buoni propositi. A meno che non impariamo qualche “trucco” per facilitarci il compito di introdurre nuove, buone abitudini nella nostra vita.
Come riuscire a realizzare i tuoi buoni propositi
Ecco qualche suggerimento per imparare a scrivere liste di buoni propositi realistici, giusti per noi, e che saremo in grado di realizzare.
- Credi in te stesso – sembra banale, ma anni e anni di tentativi e fallimenti, potrebbero aver minato la tua autostima. Se hai sempre provato a raggiungere i tuoi obiettivi di fine anno ma hai sempre fallito nel passato, non significa che fallirai anche in futuro. Il dubbio è quella vocina che ti sussurra all’orecchio e che ti impedisce di crescere e migliorarti. Per prima cosa convinciti che non importa se hai fallito una, due o dieci volte. Se vuoi quest’anno ci puoi provare ancora (e ottenere buoni risultati se ti attieni ai suggerimenti che seguono).
- Smetti di pensare e inizia ad agire – è giusto cercare ispirazione, studiare, formarsi. Ma è necessario agire quando si vuole innescare un vero cambiamento. Ecco perché è importante mettere in pratica quello che hai imparato in tutti i libri e gli articoli che hai letto. Scegli un’azione concreta da realizzare subito, prima ancora di diventare “esperto” in materia.
- Non cercare di cambiare tutto in una volta sola – se vuoi fare una lista di buoni propositi falla corta. Non cambiare troppe cose alla volta, altrimenti il rischio di fallire aumenta. E scegli prima di tutto piccole abitudini che vuoi cambiare o che vuoi introdurre nella tua vita. Una volta che un piccolo proposito è diventato una routine, puoi aggiungerne un altro alla tua lista. E questo suggerimento ci porta al quarto…
- Non iniziare con propositi troppo impegnativi – come si dice? Less i more? Questa regola vale anche con i propositi di fine anno. Non solo per quanto riguarda il numero di cose che vuoi fare, ma anche la loro “grandezza”. La parte più difficile è iniziare: se ti trovi davanti un obiettivo troppo grande sarà impossibile per te anche solo pensare di approcciarlo. Per questo inizia con propositi “piccoli”. Questo non significa che tu non debba ambire a grandi cambiamenti! Fallo, ma ricordati sempre di “spacchettare” i tuoi obiettivi più grossi in piccoli passi, così da poterne affrontare uno alla volta e arrivare dritto al risultato, senza paura.
- Goditi il processo, non cercare solo il risultato – esistono due tipi di obiettivi: quelli di risultato e quelli di processo. I primi possono dare grandi soddisfazioni, ma sono anche quelli che più spesso vengono abbandonati o che, una volta raggiunti, non durano nel tempo. Molto meglio ragionare per obiettivi di processo, cioè per obiettivi che ci spingono a introdurre delle buone abitudini nella nostra vita. Introdurre una routine facile da seguire ci garantisce maggiori risultati di partire a cento all’ora verso la nostra meta.
- Cambia l’ambiente intorno a te – non puoi cambiare qualcosa se tutto, intorno a te, resta uguale. Non puoi pensare di rimanere fedele a un buon proposito se vivi in un ambiente “negativo”. Questo si applica a tutti gli obiettivi: non puoi mangiare più sano se in casa tua sei circondato da junk food; non puoi avere un atteggiamento positivo se ti circondi solo di persone lamentose; non puoi concentrarti se ti circondi di distrazioni… I nostri comportamenti spesso sono una risposta all’ambiente in cui ci troviamo. Quindi cambiando quell’ambiente potremo anche cambiare i nostri comportamenti e trasformarli negli atteggiamenti che desideriamo.
- Ricordati che anche i piccoli cambiamenti sono importanti – i tuoi propositi non devono essere ambiziosi per fare la differenza. Non focalizzarti su imprese epiche (che sai già non porterai mai a termine e che probabilmente nemmeno ti servono). Pensa a quei cambiamenti (piccoli o grandi che siano) che possono davvero fare la differenza nella tua vita. E accetta ce possano essere anche microscopici. Ricordati che non è una gara!
- Tieni traccia dei tuoi progressi – è più facile rimanere fedele ai tuoi buoni propositi se tieni traccia dei tuoi progressi. Ogni volta che compi un’azione, segnalo sul calendario, o meglio ancora: utilizza il mio habit tracker che ricevi in regalo se ti iscrivi alla mia newsletter! Vedere nero su bianco che stai portando a termine i tuoi obiettivi ti darà la carica per continuare a lavorarci, anche quando sarai stanco o demotivato.
- Fatti aiutare – nel punto 7 ti ho detto che questa non è una gara, e soprattutto non è una corsa in solitaria! Quando sei solo a perseguire un obiettivo e più difficile resistere quando le cose si fanno dure. Quindi fatti aiutare! Chiedi a un amico di venire in palestra con te oppure condividi con un collega un tuo progetto. Ti aiuteranno a portarlo a termine! Le persone giuste possono darti suggerimenti, sostegno, e ricordarti i tuoi obiettivi quando magari tu te ne sei dimenticato…
- Impara a capire il perché (e non solo il cosa) – quando pensi ai tuoi buoni propositi non domandarti solo che cosa vuoi fare (andare in palestra, vedere più spesso i tuoi amici, leggere più libri…) ma anche perché (sentirmi leggero, sentirmi felice, imparare cose nuove). A volte il perché e il come sono collegati, altre volte non c’entrano nulla l’uno con l’altro. E in questo caso i buoni propositi falliscono. Perché ci raccontiamo che facendo una determinata cosa otterremo quello che desideriamo, ma in realtà non p così. A volte per “sentirti leggero” non hai bisogno di andare in palestra, se andare in palestra non ti piace! Prova a essere più creativo e a partire prima dal perché, da cioè che desideri veramente, per poi trovare il come (ottenerlo).