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      Mindset imprenditoriale

      Cos’è questo benedetto mindset imprenditoriale?

      Le nostre scelte di business, per essere corrette, devono essere guidate da mentalità e metodo. Sviluppare un mindset imprenditoriale è quello che ci serve per avere successo e per fare meno fatica, perché ci permette di prendere decisioni più giuste per noi e più azzeccate.

      Imprenditori non si nasce, ma sicuramente lo si può diventare. E non basta avere un’idea geniale, un buon prodotto o un buon servizio, una fantastica strategia di marketing o semplicemente aprire la partita IVA! Per essere dei veri imprenditori e portare il nostro business al successo dobbiamo imparare a pensare da imprenditori.

      A volte mi capita di lavorare con persone che non riescono a portare avanti i loro progetti non perché non abbiano valore, ma semplicemente perché “si bloccano” su alcuni punti fondamentali e non sanno fare le scelte giuste. Rimangono ancorati alla loro “vita precedente” da dipendenti e non riescono a fare il vero salto richiesto per la libera professione.

      Nella mia newsletter del mese di febbraio ho parlato proprio di questo. E un paio di settimane fa ho potuto condividere le mie riflessioni con la Rete al Femminile di Udine. Ho pensato di riportarle anche qui, perché con il confronto con le libere professioniste che ho incontrato ho capito che c’è davvero tanto bisogno di parlare e di lavorare sul mindset imprenditoriale.

      Non fare l’imprenditore come faresti il dipendente

      Quando ci mettiamo in proprio lo facciamo per tantissimi motivi. Spesso diventa il modo per sfuggire da certe dinamiche lavorative e per diventare finalmente “padroni di noi stessi” e del nostro tempo. La realtà dei fatti a volte però è molto diversa, e ci ritroviamo ad applicare al nostro lavoro come imprenditori le stesse dinamiche a cui eravamo abituati quando eravamo dipendenti.

      Ci concentriamo su quello che sappiamo già fare (il nostro lavoro) e non ci impegniamo a fare quello che non siamo ancora capaci di fare, e cioè gli imprenditori. Mettersi in proprio significa non solo essere operativi e realizzare prodotti o erogare servizi, ma anche prendere decisioni. E potremo prendere le decisioni giuste per il nostro business solo se svilupperemo il giusto mindset.

      Non è sufficiente aprire la partita IVA per diventare improvvisamente un imprenditore. Quindi per un attimo smetti di concentrarti sulle strategie e gli strumenti, e prova ad allenare la tua mentalità per aumentare le probabilità di avere successo con la tua attività. Perché per aprire la partita IVA, gestire la contabilità, creare una strategia di marketing e sviluppare il tuo piano di comunicazione puoi sempre rivolgerti a professionisti specializzati in questo. Ma non puoi pagare nessuno perché faccia l’imprenditore al posto tuo.

      Non c’è niente di male a fare il dipendente e a pensare come tale. Il nocciolo della questione è che non puoi essere un imprenditore e continuare a pensare e fare scelte come se fossi ancora alle dipendenze di qualcun altro.

      Come sviluppare il tuo mindset imprenditoriale

      Ecco alcuni spunti di riflessione per allenare il tuo mindset, che ho messo insieme facendo un po’ di ricerca e leggendo diversi articoli sull’argomento. Questo non è un post del tipo “ti svelo il segreto del successo”, ma vuole darti dei consigli concreti che possono davvero aiutarti a migliorare la tua capacità di prendere le decisioni più giuste per il tuo business.

      1. I dipendenti pensano senza entrare in azione. Gli imprenditori entrano in azione senza pensarci due volte.

      La tipica mentalità da dipendente ci porta a pensare che per crescere dobbiamo perfezionare competenze differenti. Finché non si è veramente “pronti” non si entra in azione. Questo porta le persone che pensano in questo modo a dubitare delle loro capacità e dei loro punti di forza. Gli imprenditori invece conoscono poco di tutto: quello che basta loro per entrare in azione. A loro serve solo un piccolo input e iniziano a lavorare: non rimangono intrappolati nel falso mito della perfezione. Sono convinti che sia importante imparare cose nuove, ma lo fanno lungo il loro percorso imprenditoriale. Non aspettano di essere “pronti” per iniziare a fare qualcosa.

      2. I dipendenti ottengono denaro in cambio del loro tempo. Gli imprenditori ottengono denaro in cambio di valore.

      Lo stipendio è una gran bella cosa, nessuna lo nega. Ma per gli imprenditori non è l’unica che conta. Loro si concentrano principalmente sul valore che vogliono creare. Questo non significa che non siano interessati ai soldi o che lavorino gratis. Sanno che il flusso di denaro è variabile e che non è detto che tutti i mesi potranno mettere da parte la stessa cifra. Ma confidano nella loro idea e sanno che lavorando sodo otterranno dei risultati, anche economici. Gli imprenditori sono occupati a creare valore per i loro clienti: la vendita è solo una conseguenza (e ne ho parlato anche nel mio #businesstip di questa settimana).

      3. Per i dipendenti la sicurezza è assenza di rischio. Gli imprenditori acquisiscono sicurezza prendendosi dei rischi calcolati.

      Gli imprenditori non corrono dei rischi a caso ma si prendono dei rischi calcolati. Come? Predisponendo un buon Business Plan, che oltre a indicare la via da seguire, mostra i possibili ostacoli che potranno palesarsi sul cammino. Questo documento ci aiuta a non essere mai totalmente impreparati, perché ci consente di ragionare sui “piani B” da sfruttare all’occorrenza. I rischi calcolati ci fanno acquisire sicurezza. Spesso invece i dipendenti non entrano in azione e non si buttano perché non facendo nulla non rischiano niente.

      4. I dipendenti sognano i loro progetti. Gli imprenditori progettano i loro sogni.

      “Un obiettivo senza un piano è soltanto un sogno” è una delle mie frasi preferite. Gli imprenditori sono capaci di sognare in grande, ma non si limitano a questo. Pianificano tutto ciò che serve per realizzare i loro desideri. Entrano in azione con una strategia precisa. Chi ha una mentalità da dipendente tende a sognare nel tentativo di uscire dalla routine che lo fa sentire frustrato, ma poi non fa nulla perché questo accada. Rimane nella sua zona di comfort anche quando non è più tanto confortevole, perché ha paura di quello che potrebbe accadere là fuori. L’imprenditore sa che “là fuori” c’è esattamente quello che sta cercando, e va a prenderselo.

      6. I dipendenti lavora duro. Gli imprenditori lavorano in modo intelligente.

      La mentalità da dipendente ci convince che la qualità del lavoro corrisponda alla quantità. Più abbiamo da fare più siamo bravi. Gli imprenditori sanno distinguere quali sono le cose urgenti e quelli importanti, da quelle non urgenti e poco importanti. E agiscono di conseguenza. Riescono a fare il 20% del lavoro generando l’80% dei risultati (principio di Pareto). Che cosa significa? Che gli imprenditori cercano di capire quali sono le azioni che possono realmente portare ai migliori risultati e si concentrano su di esse. Non si tratta solo di ottenere il massimo con il minimo sforzo, ma di dedicare il proprio tempo alle cose che contano veramente. Gli imprenditori si concentrano sull’immaginare il futuro, e organizzano il loro lavoro in modo che l’operatività sia garantita senza che se ne debbano occupare per forza direttamente. Delegano o mettono in piedi processi più efficienti per avere tempo sufficiente da dedicare alla progettazione. Di questo ho anche parlato in un mio post sulla differenza tra essere efficienti ed essere efficaci.

      Spero che queste riflessioni ti siano utili. Mi fa piacere se vuoi condividere con me quello che pensi lasciandomi un commento. E se hai bisogno una mano per lavorare al tuo mindset puoi contattarmi per capire come posso aiutarti.

      MICELA TERZI

      Nel mio blog scrivo di Business, Creatività, Journaling&Scrittura, Intelligenza Emotiva, Design Thinking e Obiettivi&Time Management. Se leggi qualcosa che ti piace condividilo sui tuoi social o lasciami un commento: mi fa piacere conoscere la tua opinione, e in più mi aiuterai a crescere.

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